30 gennaio 2007

Comunismo anticomunista

Stamattina, in una televisione privata, si discuteva delle buste paga del 2007, se siano più leggere grazie alla Finanziaria del Governo Prodi. Mentre si mostrava un lieve incremento dello stipendio, grazie a un calo della pressione fiscale, di circa 20 euro, un'ascoltatrice ha telefonato lamentando che se è vero che ci sono 20 euro in più al mese, è altrettanto vero che i prezzi aumentano e quindi il Governo deve intervenire per tutelare i cittadini, eccetera...Ora, mi è venuta in mente una piccola cosa. Da quando Silvio Berlusconi è sceso in campo per l'Italia, ha condotto a spada tratta una pugna indefessa contro il Comunismo responsabile dei mali del Paese, visto che ha governato male e rovinato gli italiani per cinquant'anni. Ora, a parte che uno che mi cita Romolo e Remolo e che è convinto di aver fatto dialogare per la prima volta Usa e Giappone (si parlano dal 1946, potenza delle atomiche...) dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, è chiaro che in storia non c'azzecca granché. Ma il punto è che è riuscito, benissimo, a inculcare nella testa di moltissimi italiani, non solo suoi elettori, falsi storici clamorosi. Con il paradosso, ed è qui che la mia riflessione stamani, s'è fatta più intensa, che è colpa del governo del comunista Prodi se i soldi per gli italiani. Il popolo (o popolino recepisce e accusa l'esecutivo per il rincaro dei prezzi, e così via...Però, tutti questi aticomunisti viscerali pretendono che sia il governo a guidare il mercato (libero) e i prezzi, come se fossimo nell'Albania di Enver Hoxha. Il paradosso è proprio qui. Qualcuno spieghi agli elettori del centrodestra e non solo, ai qualunquisti, a quelli che hanno da dire sempre e comunque, agli ignoranti (di storia e di economia, in questo caso), che prima di parlare, conviene tenere in funzione la testina. Giusto per non dire fieramente delle castronerie...

Pensierino

Questo mese non sono riuscito a dare continuità ai miei pensieri e al blog. Alcune cose mi hanno particolarmente colpito e avrei voluto approfondirle, adesso la cronaca corre e ciò che era forte una settimana fa è praticamente in ghiacciaia. Un po' come la verità su Ustica, per esempio, visto che è di pochi giorni addietro il proscioglimento dei generali accusati di alto tradimento. Praticamente, le nuove vittime, a 26 anni dalla sciagura, sono i parenti delle persone decedute nel volo Bologna-Palermo del giugno 1980. E ci si azzuffa ancora sulle cause della tragedia, il missile, la bomba a bordo, eccetera, eccetera, e non si conosce la vergogna di svelare le verità nascoste e risapute da tutti (ma non ci sono prove e testimoni, molti dei quali deceduti negli anni misteriosamente...). So solo una cosa, e lo dico da persona che ha letto, si è informato e si è fatto una minima cultura di quel "decennio lungo" e inquietante, che Piazza Fontana arriva alla strage del "treno di natale" del 1984. Credo che l'Italia sia stato terreno di una battaglia cruenta, un fronte della Guerra Fredda tra Est e Ovest, in cui settori dello Stato hanno manipolato, sfruttato, approfittato e favorito quegli "opposti estremismi" per elevare la potenza della strategia della Tensione e poter giostrare a proprio piacimento tutto e tutti senza sporcarsi le mani, oppure lasciando che fossero altri a pulirsele per loro. Non credo a chi vede negli alleati americani la totale trasparenza, perché non c'è e, temo, non ci sarà mai trasparenza su temi come la strage di Ustica, sulle stragi di Stato e su alcuni eventi clamorosi, per esempio il sequestro Moro, in cui servizi deviati hanno avuto un ruolo chiave, per presenza o clamorosa assenza. La Storia siamo noi, cantava De Gregori, ma serve che si abbia accesso al racconto. Non si può accettare, non si deve accettare una versione plastificata dei fatti e darla per valida, senza accettare il confronto. Altrimenti non siamo più Storia, ma solo storiella...

08 gennaio 2007

Si riparte

Dunque, ci siamo. Esauriti i baccanali pre-post natalizi, festeggiamenti per il nuovo anno, accompagnato da sequele di oroscopi pronti a ricordarci che sarà l'anno favorevole per ogni segno zodiacale (piccola nota a margine, il 2006, per il mio segno, avrebbe dovuto essere qualcosa di stratosferico. Bene, non lo auguro a nessuno un anno così...) e simpatiche abbuffate da fine della guerra, oggi si rimetto in moto tutto e si torna alla solita normalità (che non cambia certo, da un anno all'altro). Cosa ci lascia il 2006, è compito che cedo volentieri ad altri. Oltre alle speranze di carattere personale, niente di particolare, cose come un lavoro fisso, magari con un contratto di lavoro e un po' di sensazioni positive, mi preme fissare alcuni punti su cui concentrarmi e incalzare.
Intanto, mi aspetto che la Politica inizi a pensare seeriamente all'occupazione con un po' di serietà, la mia generazione paga un prezzo personale che diventerà sociale tra qualche anno, se non si interviene seriamente. I costi per le centinaia di migliaia di giovani 30/40enni fuori dal mercato del lavoro rischiano di diventare oneri sociali insostenibili. Una politica occupazionale seria, magari che pensi a cancellare il ricatto dei contratti atipici, della flessibilità/precarietà, sarebbe bene accetta. Come? Per e sempio, rendendo i contratto come quelli a Progetto, più costosi di contratti tipici. Così che, chi volesse (e sottolineo volesse) scegliere per la flessibilità, potrebbe non trovarsi a lavorare per 500/600 euro mensili...Poi, mi auguro che i campioni dei valori morali (che pare siano soltanto quelli cattolici...) si rendano conto che non possono parlare di tolleranza e poi trattare chi non è seguace di santa romana chiesa (il minuscolo è voluto, nda) come una sorta di paria. I pacs non sono solo per coppie omosessuali ma anche, e soprattutto, per le tante coppie eterosessuali che per svariate, e rispettabili, ragioni non si sposano.
Non è che il dazio del matrimonio in chiesa, con l'abito bianco (che nel 99.9% dei casi è ipocrisia pura, dato il basso numero di vergini all'altare...) sia il passaggio obbligato per essere considerato rispettabile e degno di aver costituito una famiglia. E niente predicozzi piccoloborghesi dai cattolici praticanti divorziati che vengono a spiegarmi il valore della famiglia. Maurizio Crozza ha detto, nel suo show televisivo, che è singolare che venga a parlare di matrimonio, sesso, educazione dei figli chi non si sposa, non procrea e non pratica sesso. Aggiungo io, che contesta tutto ciò che è contronatura e si astiene per decenni, sfidando la natura umana che porta all'accoppiamento...Tengo gli occhi aperti, incrocio le dita e spero. Sempre che un fulmine non mi arrivi dritto sulla cabeza... :-))
Buon anno!
Jordy