06 dicembre 2007

Le chiamano "morti bianche"...

...Ma nero è il colore del lutto. In Italia, nel 2006, sono state 1300 le vittime di incidenti mortali sul posto di lavoro, 100 al mese, 3 ogni giorno. L'ultimo caso è di stanotte, a Torino. Un operaio morto e altri 6 che lottano in condizioni gravissime, per un incendio all'acciaieria ThyssenKrupp del capoluogo piemontese. Mentre ci si affanna, in Parlamento, dietro a un decreto Sicurezza che si occupi di come buttar fuori il maggior numero possibile di Rom senza apparire razzisti, non si fa assolutamente nulla per garantire ai lavoratori quella Sicurezza minima, di poter tornare a casa la sera, sani e tranquilli. Non di vederli uscire di casa la mattina e chiedersi se torneranno vivi...Sono numeri da guerra, altro che Afghanistan o Iraq, è qui che lo Stato manca. Manca nella prevenzione, nel sostegno e nel controllo che le norme di sicurezza vengano applicate, che nei cantieri tutto funzioni bene e che non ci siano lavoratori in nero, che costano poco anche perché non devono lavorare in sicurezza. Manca la tranquillità di lavorare con macchine che siano perfettamente funzionanti e non vetuste. Ecco qual è il vero assenteismo. Che guarda caso, in troppi casi è voluto da imprenditori (non tutti, ma qualcuno c'è, visti i numeri...) con qualche scrupolo di meno. Se l'assenteismo nella pubblica amministrazione ci costa 14 miliardi di euro, 1300 morti sul lavoro ogni anno, quanto costano? E non si tratta solo di costi economici...

P.s. Oggi è il 10 dicembre, le vittime sono salite a 4 e l'azienda sostiene che tutto era a posto, non c'erano problemi legati alla sicurezza. Nemmeno quella che gli stessi lavoratori definiscono "una strage" serve a fare un piccolo esame di coscienza?...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Scusa, l'articolo lo commento un'altra volta. Adesso devo proprio farti i complimenti per i cambiamenti effettuati sul blog. 'Cccipikkia! :)...

jordycanals ha detto...

Oggi, 30 dicembre, il bilancio si è definitivamente chiuso, tragicamente. Sono sette le vittime, tutti gli operai coinvolti nell'incendio non ce l'hanno fatta. Può bastare questa tragedia per conquistare, definitvamente, la speranza di poter andare a lavorare e tornare a casa senza temere che ogni giorno possa essere utile? Non saremo mai un paese civile, fin quando non garantiremo la Sicurezza nei posti di lavoro.